[:it]Test di chilometro lanciato sul tetto di una Fulvia[:fr]Test du kilomètre lancé à ski sur le toit d’une Fulvia[:]

[:it]Da La Stampa, 16 giugno 1971.

Spettacolari prove degli sciatori a Monza
Sopra una Fulvia a 190 km orari

Sul filo dei 190 all’ora, tre specialisti del chilometro lanciato sugli sci hanno sperimentato oggi, sulla pista “stradale” dell’autodromo di Monza, un nuovo metodo di preparazione che, se dimostrerà di dare buoni risultati, potrà anche soppiantare la “galleria del vento”, che finora viene adottata da tutti gli specialisti per la preparazione a questo genere di gara.
Hanno provato il nuovo metodo di allenamento, che gli stessi non hanno esistato a definire “rivoluzionario”, Antonio Sperotti, Bruno e Osvaldo Alberti, portacolori del Centro Sci di Cortina.
Vestiti con tuta e casco aerodinamico, Bruno Alberti e Antonio Sperotti, campioni affermati, e Osvaldo Alberti si sono avvicendati sul tettuccio di una Lancia Fulvia HF 1600 guidata dal pilota Sandro Munari, messa a disposizione dalla Casa torinese.

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(Monza 15 giugno. Bruno Alberti “agganciato” sulla Fulvia di Munari lanciato a 190 l’ora) (Foto da www.dolomiti.org)

Sull’auto era stato fissato uno speciale traliccio. Assicurati da robuste cinghie e con gli sci imprigionati da ganci, Sperotti e i due compagni hanno percorso più volte la pista dell’autodromo studiando le diverse posizioni più adatte per ottenere una migliore aerodinamicità. Si è cercato, con l’espediente della vettura, di riprodurre, quanto meglio possibile, le condizioni in cui vengono a trovarsi gli sciatori durante il chilometro lanciato.
Di questa idea “rivoluzionaria” è convinto sostenitore Bruno Alberti. “Per ora è soltanto una prova – dice – però sono certo che questo tipo di allenamento possa offrire indicazioni molto simili a quelle che si riscontrano durante la gara, al contrario di quanto succede invece sulle gallerie del vento, la dove si hanno solamente sollecitazioni e spinte date dal soffio dell’aria, sull’auto, invece, lavorano tutti i muscoli”.
“E’ la seconda volta che proviamo questo metodo – dice a sua volta Sperotti – La prima volta, un mese fa, lo adottammo sulla pista dell’aeroporto di Cortina. Allora l’esperimento si era limitato ad una serie di corse su percorsi brevi. A Monza, invece, avendo a disposizione un lungo tratto di rettilineo, possiamo studiare meglio le posizioni di sollecitazione”.
“La differenza maggiore fra la gara vera e propria e queste prove – riprende Bruno Alberti – si riduce sostanzialmente a un fatto: qui siamo trasportati da una automobile, per cui l’unica nostra attenzione è rivolta allo studio della posizione, mentre in pista, durante il ‘chilometro’ un fattore importante per una buona riuscita è dato dalla preparazione fisica per affrontare le difficoltà proprie dello sci”.
(g.f.a.)

 

 

Lo stesso articolo è esposto in originale al museo Lancia a Fobello
Lo stesso articolo è esposto in originale al museo Lancia a Fobello

Questo genere di sperimentazione è cominciato così, con la piccola Lancia Fulvia, abbinando campioni come Sandro Munari e Bruno Alberti al mito della Lancia da Rally. Successivamente, e fino ai giorni nostri, altri personaggi ed altre case automobilistiche hanno “imitato” il test.

Ford Sierra Cosworth C240HVW
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Alfa Romeo GTV 6
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Simone Origone su Audi A6
Simone Origone su Audi A6

Sven Hannawald su Audi TT
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[:fr]D’après La Stampa, 16/06/1971.

La preuve spectaculaire de skieurs à Monza
Fulvia sur une 190 mph

En frôlant les 190 km/h, trois spécialistes du kilomètre lancé à ski ont expérimenté aujourd’hui sur la piste ‘stradale’ de l’autodrome de Monza une nouvelle méthode de préparation des records qui, si elle donne de bons résultats, pourrait remplacer la classique ‘soufflerie’ utilisée par tous jusqu’à présent.

Qualifié de méthode ‘révolutionnaire’ par les 3 essayeurs, Antonio Sperotti, Bruno et Osvaldo Alberti , porte-drapeaux du Centre de Ski de Cortina.

Habillé de casque et combinaison aérodynamiques, les Alberti et Sperotti, champions confirmés, se sont accrochés sur le toit d’une Lancia Fulvia HF 1600 pilotée par Sandro Munari et mise à disposition par la grande Maison turinoise.

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(Monza 15 juin. Bruno Alberti ‘attaché au toit de la Fulvia de Munari, à 190km/h) (Photo du site www.dolomiti.org)

 

Sur le toit de l’auto on a fixé un châssis tubulaire spécifique pour tenir skieurs et skis, les 3 skieurs ont expérimenté  plusieurs positions afin de trouver la solution idéale en terme d’aérodynamique, en recréant au mieux les conditions de ski lancé.

Bruno Alberti : “Pour le moment il s’agit seulement d’un essai, mais je suis convaincu que nous allons trouver ici des conditions plus proches   à celles rencontrées durant l’épreuve, que durant un test en soufflerie, ici, tous les muscles travaillent”.

Sperotti: “C’est la seconde fois que nous utilisons cette méthode, la 1ère fois nous nous sommes contentés de brefs aller-retour sur l’aéroport de Cortina; à Monza nous profitons d’une très longue ligne droite qui nous permet de mieux étudier les différentes possibilités”.

Alberti : “La vraie différence entre la course et ces tests se réduit à ceci: ici nous sommes transportés en auto et notre unique souci est de trouver la bonne position ; alors qu’en piste, durant le kilomètre lancé, un bon facteur de réussite est la préparation physique nécessaire, propre au ski”.

(g.f.a.)

Article original complet, exposé au Musée Lancia à Fobello
Article original complet, exposé au Musée Lancia à Fobello

Ce genre d’essais a commencé ainsi, avec la petite Fulvia, associant des champions comme Sandro Munari et Bruno Alberti et la mythique Fulvia. Ensuite et jusqu’à nos jours, d’autres personnes et d’autres marques ont ‘emboîté le pas’.

Ford Sierra Cosworth C240HVW
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Alfa Romeo GTV 6
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